Acquaticità bambini 0/4 anni

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Giocare nell’acqua “amica”, un modo diverso per stare insieme con mamma e papà. Non si tratta di imparare a nuotare, poiché i piccoli non hanno la maturità necessaria per apprendere le dinamiche dei gesti natatori, ma di permettere al bambino, con un aiuto stimolante ed attento, di acquisire una certa autonomia nell’acqua, possibile ad ogni età.

«Uno dei principali obiettivi legati all’esperienza di piscina è il raggiungimento dell’autonomia, ma è bene specificare che anche in questo caso ci sono diversi percorsi per raggiungere la stessa meta. Anche nella vita quotidiana dei bambini il raggiungimento di determinate autonomie rappresenta l’elemento fondamentale nella costruzione dello schema corporeo e di questo sono ben coscienti i genitori che valorizzano ogni minima acquisizione di competenze e abilità motorie dai primi mesi di vita. »

«Nell’acqua il bambino è portato verticalmente, una volta che abbia dimostrato di sentirsi a proprio agio nell’ambiente; è girato con gli occhi verso i genitori “pelle contro pelle” con l’acqua che ricopre le spalle. Questo atteggiamento rassicura il bambino e lo aiuta in seguito a girarsi verso l’esterno. La curiosità, il desiderio di prendere i giocattoli favoriscono l’esplorazione della piscina, accompagnati dai genitori….. Per favorire il raggiungimento dell’autonomia nell’acqua dobbiamo fornire ai bambini una vasta gamma di opportunità in cui possano attuare una ricerca con il proprio corpo; ma il dato essenziale è permettere di sperimentare tutte le sfaccettature dell’attaccamento prima di vederli staccare dall’adulto.
Ogni piccola abilità acquisita in acqua, dal camminare da soli al tuffarsi dal bordo, dal tollerare gli schizzi al risalire dall’acqua, possono essere apprendimenti condizionati o frutto di ricerca personale.
Noi optiamo per questa seconda ipotesi dato che non vogliamo dei bimbi solamente nuotatori, ma anche acquatici: persone che abbiano interiorizzato la confidenza con l’acqua, fissandola nella propria memoria ma non in termini produttivi, bensì di gioia di muoversi e di giocare in essa.»

Nuotare da tre a sei anni Andrea Imeroni, Sergio Simoni La Nuova Italia Scientifica, Roma 1982